Nella progettazione e studio delle manutenzioni condominiali che prevedono lavorazioni in quota, uno dei problemi maggiori riguarda i costi fissi che si impongono per garantire le adeguate condizioni di sicurezza agli operatori. Durante le discussioni condominiali si presenta quindi la necessità di far bilanciare le possibilità finanziarie dei proprietari con il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza.
Per risparmiare su ponteggi o mezzi elevatori, non è raro che i condomini propongano lavorazioni in quota, proponendo di far calare gli operai tramite funi. Ma tale possibilità esiste veramente? Esiste una normativa a riguardo?
Il dlgs 235 8 luglio 2003 in attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l’uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori, si occupa proprio dell’esecuzione dei lavori temporanei in quota con l’impiego di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi.
Va anzitutto precisato che la normativa predilige l’utilizzo di sistemi di sicurezza collettivi rispetto ai dispositivi di protezione individuali. Ciò premesso e calandoci nel caso pratico, la norma prevede che “la scelta di sistemi di accesso e posizionamento mediante funi per la esecuzione di lavori temporanei in quota deve sempre essere giustificata da una specifica analisi dei rischi in cui è fatto esplicito riferimento alle alternative che permettono l’adozione di dispositivi di protezione collettiva. Le tecniche di accesso e posizionamento con funi descritte nella presente linea guida sono state elaborate, nella loro derivazione dalle tecniche alpinistiche, in conformità a quanto prescritto dalla vigente normativa in materia di prevenzione degli infortuni ed igiene del lavoro. I lavori temporanei in quota possono essere effettuati soltanto se le condizioni meteorologiche non mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori. I lavori devono essere programmati e sorvegliati in modo adeguato, onde poter immediatamente soccorrere il lavoratore collegato alle funi in caso di necessità.”
Pertanto la possibilità di adottare per gli edifici di tipo condominiale il dispositivo delle funi risulta pressoché impossibile e nei casi limite dovrà passare il vaglio di un attenta valutazione da parte di figura professionale addetta alla sicurezza.
In conclusione, la necessità di risparmio sulle lavorazioni non deve mai essere prevaricante sulle condizioni di sicurezza del cantiere.
Capobianco Dott. Mattia