Da diversi mesi si discute della contabilizzazione dei consumi di riscaldamento, ma in termini più ampi la riflessione va posta sulla generale riqualificazione energetica degli edifici.
Sotto tale aspetto è innegabile che l’Unione Europea stia spingendo nell’uniformare le politiche in materia dei vari stati membri, partendo dalla Direttiva 2002/91/CE sulle prestazioni degli edifici, per arrivare alla 2012/27 sull’efficienza energetica.
In termini di ricadute economiche, gli obiettivi posti dal legislatore europeo sono stimati con ricadute economiche di 800 miliardi di euro nel prossimo decennio (oggi il giro d’affari è stimato in circa 40 miliardi), considerando che non si deve ragionare soltanto sull’ambito legato al riscaldamento degli ambienti, ma a tutto il panorama dei consumi dell’edificio, come il raffrescamento, l’illuminazione, la sicurezza.
In considerazione della crisi economica che ancora molti paesi europei stanno affrontando, ed in considerazione delle figure professionali uscite dalle nostre facoltà oggi senza sbocchi, il mercato energia rappresenta senz’altro un punto di forza sul quale far leva per dare nuova linfa al settore economico e occupazionale.
Capobianco Dott. Mattia